Esprimendo i nostri pensieri...


Il 18 Febbraio scorso il giornale "Italia Terra Nostra" ha invitato il ministro per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare ad un confronto pubblico in sede televisiva, in merito alle scottanti rivelazioni fornite dal redattore Gianni Lannes che "dovrebbero" ( almeno in un paese diverso dall'Italia) riaprire il caso sulle Navi dei Veleni.
Ma il ministro, Stefania Prestigiacomo, ha immediatamente declinato l'invito mediante una nota pubblicata sul sito ufficiale del ministero.
Visti il gran numero di "cazzate" e quella sottile, appena percepibile e inopportuna linea di ironia contenuti in questa nota anche noi vogliamo esprimere i nostri pareri riguardo questa vicenda.

Il ministro apre la nota ricordando e ribadendo con ostinazione che la nave identificata a largo di Cetrato è il piroscafo Catania. Poi, per smentire le prove di Lannes, caccia dal cilindro un presunto caso di omonimia, invita il giornalista a condurre le ricerche in modo più approfondito e con meno superficilità ed esorta tutti coloro i quali avessero dei dubbi affinché visionassero i filmati sottomarini presenti nel sito stesso del ministero.
Come se, caricare dei filmini di scarsa qualità visiva su you tube, possa bastare ad offuscare una vicenda di tali dimensioni..
Ricordiamo inoltre che, pochi mesi fa, quelli stessi filmati, girati dai ricercatori della "Mare Oceano" erano stati oggetto di polemiche e contestazioni in quando si differenziavano totalmente dalla riprese effettuate, nello stesso punto, dai ricercatori dell'Arpacal.
Il tutto si conclude con un sorta di morale che recita:
"E' davvero il caso di dire: Basta veleni"
Ennesima presa in giro per noi che abitiamo queste terre e ci ammaliamo giorno dopo giorno subendo le conseguenze delle LORO MENZOGNE !

In merito al confronti la Prestigiacomo, che come dichiarato è in possesso delle sue "indiscutibili certezze", possedeva inoltre la facoltà di avvalersi di esperti, studiosi, scienziati, militari e addetti ai lavori e poteva scegliere una rete televisiva di suo gradimento.

Allora perché non accettare l'invito al confronto? Perché non approfittare di questa opportunità per ridicolizzare il giornalista e metter a tacere una volta per tutte questa vicenda?
Sarà che lo stato ha timore ad esporsi in quando ha davvero qualcosa da nascondere?

1 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie ragazzi per tutto quello ke fate x la nostra calabria..........

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